
Giacomo
Pelanti
Musicista,Chitarrista,
Insegnante,Art Director

Le chitarre usate erano ancora semiacustiche,archtop con pickup magnetici o,successivamente,i primi modelli di chitarre solid-body. si collegavano, per lo più, ad amplificatori valvolari da 5-15 watt.
Muddy Waters Inizialmente usò una Martin Acustica per le sue prime esibizioni e le rare registraizoni (1941-1942)
Nel 1941 e ancora nel 1942, il musicologo Alan Lomax registra Muddy Waters per un progetto della Library of Congress che prevede di raccogliere le incisioni di alcuni bluesman del Mississippi.
Successivamente,precisamente nel 1952 s'innamorò,giustamente, della Les paul gold top '52 con i miti pickups P-90.
più avanti le provò tutte,dalla tele alla strato, passando per la fender Mustang che iniziò a farsi strada già dalla metà degli anni'60.
Sweet Home Chicago
Sweet Home Chicago
Quando si parla di Blues urbano generalmente è per contrapporlo al Country Blues legato alle campagne del sud degli USA,l'ambiente da cui nel dopoguerra partiva l'emigrazione verso il nord alla ricerca di lavoro nelle fabbriche,si perchè il blues è da sempre un canto di lavoro,che provenga dai campi di cotone o da quelli che erano gli operai delle fabbriche,ha da sempre una storia strettamente legata alla vita operaia.
E' appunto alla fine degli anni '40 che a Chicago il Blues incontra l'elettrificazione (decente) degli strumenti a corda.
Improvvisamente un chitarrista si può permettere "il Lusso" di avere l'accompagnamento di una versa sezione ritmica con Basso e Batteria
Nasce così un suono nuovo,grintoso e dalla ritmica coinvolgente.
lo strumento solista per eccellenza del Chicago Blues è l'amornica,salvo rare eccezioni i chitarristi erano ancora relegati quasi esclusivamente ad un ruolo ritmico.
La Chess Records sarà uno dei principali catalizzatori del panorama Chicago Blues mettendo sotto contratto personaggi come Muddy Waters,Howlin' Wolf,Willie Dixon.Waters si fa subito notare per la sua forte personaloità oltre che per il suo stile chitarristico.poche note ma significative!
Nella Band di Howlin' Wolf entra presto alla chitarra Hubert Sumlin che con i suoi riff diventa presto uno dei riferimenti del sound Chicago.
Dixon che suona il contrabbasso scrive canzoni che formeranno un vero canzoniere del blues,diventeranno poi un riferimento per lo sviluppo del rock-blues.
Verso la fine del decennio altre etichette trascinano (o meglio,si fanno trascinare) nomi noti come Otis Rush,Buddy Guy,Magic Sam.
Mentre il Rock'n Roll elabora la lezione del blues e ottiene un successo senza precendenti.
Per tutti gli anni '60 e '70 Chicago rimane il vero riferimento del Blues contemporaneo.
A Distanza di più di mezzo secolo dal momento in cui il "Blues elettrico" ha vissuto la sua esplosione iniziale e ha trovato un canale discografico adeguato,varie trasformazioni sostanziali nei mezzi di comunicazione hanno cambiato radicalmente le cose.
ma il sound è ormnai impresso in tutto il panorama musicale,di conseguenza influenza inevitabilmente anche il modo di suonare di artisti e band attuali.
adesso vediamo come suonare una breve frase in stile Chicago Blues!
sono un chitarrista quindi parlerò di stile chitarristico,anche se nel Chicago blues tradizionale in realtà la chitarra non è lo strumento solista principale, come succede invece nella gran parte del blues successivo. Essa partecipa attivamente al groove generale e sostiene la voce e l'armonica solista con una tecnica mista di accompagnamento standard e frasi di accentuazione ritmica.
l'evoluzione nel modo di suonare si concentra sulle diverse diteggiature delle pentatoniche.
da quella che è stata la base per Muddy Waters,uno stile scarno ma molto efficace.
possiamo ricavare un semplice fraseggio andando a suonare poche note,su quello che molti conoscono come primo box della pentatonica minore.

altre evoluzioni potrebbero essere nell'utilizzo delle terzine sui "Double Stops" aggiungendo ripetizioni negli stessi fraseggi,magari andando su un Box in forma di A.. ops sto diventando troppo tecnico?
leggete la tab,in relatà non è poi così complicato.

GIACOMO PELANTI